Islam in Francia
Introduzione
Introduzione
Cos'è l'Islam? Prima di sapere quanti sono i Musulmani in Francia, come siano arrivati qui e quali siano le problematiche legate al loro ruolo nella società, dobbiamo chiederci chi sono i musulmani. Un musulmano “è un individuo che si dichiara come tale. […] L’Islam è, ovviamente, una religione, ma è anche una cultura, una legislazione, un modo di vivere, un insieme di pratiche e di riferimenti sociologici”. La Francia è il paese europeo occidentale con il legame più profondo con l’Islam. Come in Italia, la religione islamica rappresenta la seconda religione del paese per numero di credenti dopo il Cattolicesimo, occupando così tra il 5 ed il 10% della popolazione nazionale. Com'è arrivato e si è stabilito l'Islam in Francia? La storia della Francia con l’Islam ha radici nel colonialismo: la maggior parte dei Musulmani francesi stabili oggi nel paese sono una conseguenza diretta dell’influenza coloniale francese nelle ex colonie o protettorati, dal Maghreb all’Africa nera. Questa presenza musulmana in Francia è soprattutto dovuta all’immigrazione e al ricorso da parte del governo francese durante il Glorioso Trentennio alla manodopera da paesi stranieri dove il salario è più basso e la tutela dei lavoratori è quasi inesistente. L'immigrazione è iniziata negli anni ‘60, ma la “vera” presenza dell’Islam si è sentita solo a partire dagli anni ‘70. All'inizio gli immigrati venivano in Francia con un contratto di lavoro determinato e al termine di questo tornavano in patria. I bisogni religiosi, dunque, non erano particolarmente significativi e rilevanti, e bastavano gli imam spediti dalla patria stessa per soddisfare i loro bisogni religiosi. Col passare del tempo sempre più famiglie hanno iniziato ad avere il progetto di stabilirsi in Francia anche nel futuro portando i loro figli e coniugi, spinti dalla chiusura del flusso di immigrazione da parte della Francia, dalla politica di rincongiugimento famigliare e dalla crisi economica del paese di origine. La loro presenza sul suolo si è fatta più stabile e con essa anche i bisogni religiosi sono diventati più significativi. Mutamento del panorama religioso con la decolonizzazione All’inizio del Trentennio Glorioso, nella coscienza collettiva a anche nelle rivendicazioni e richieste degli immigrati, la dimensione religiosa sembrava essere secondaria, se non marginale. La decolonizzazione che segue negli anni successivi ha un impatto diretto sull’organizzazione religiosa dei musulmani in Francia. Fino ad allora, l’Islam era un elemento di consenso tra la Francia e le sue colonie e protettorati musulmani. Con le tensioni ed il conflitto dovuti alla decolonizzazione, la religione diventerà oggetto di dibattito e uno strumento che segna l’identità. La fedeltà alla religione islamica sarà spesso un mezzo di orgoglio nazionale, un segno di rifiuto dell’integrazione o persino di rigetto della cittadinanza francese. Sul piano istituzionale, è l’Istituto musulmano della Moschea di Parigi che servirà come punto di riferimento di questa evoluzione del panorama islamico nella metropoli. Dopo la decolonizzazione la Francia perde una grossa parte delle sue responsabilità riguardo i popoli musulmani. Tuttavia essa mantiene delle responsabilità nei confronti dell’Islam per i propri cittadini francesi musulmani, cioè i rimpatriati di origine nordafricana che hanno scelto la Francia nella guerra civile di Algeria. Si tratta intanto di un problema sociale e di un problema di integrazione: i francesi musulmani hanno vissuto il trauma più significativo dopo la rottura radicale con il loro luogo di origine, l’installazione nei campi in condizioni molto precarie e con lavori faticosi e, ancora più intollerabile, il rigetto da parte del loro luogo di origine e la disaccoglienza nella metropoli. La religione diventa subito un fattore di identità e oggetto di rivendicazioni specifiche. È quindi in questo ambito, segnato da una storia drammatica, che si esprimono le prime richieste dell’Islam nella metropoli, con luoghi di preghiera, imam, cimiteri musulmani etc. La Moschea di Parigi allora riusciva a rispondere a questi bisogni, estendendo le sue reti in varie province con la formazione di comunità di francesi musulmani. |